``Fuoco di ghiaccio``
In natura è possibile circoscrivere un momento in cui coesistono due elementi convenzionalmente ossimorici; nel caso specifico l’incontro inaspettato è quello di fuoco e ghiaccio. Da un’esplosione vulcanica le ceneri disperse nel cielo oscurano l’atmosfera causando l’abbassamento del micro-clima e provocando così una piccola e circoscritta era glaciale. Da questo incipit nasce la capsule “Fuoco di ghiaccio” di Chiara Messina.
La scala cromatica della collezione investiga perciò le variazioni del rosso lavico fino ad approdare ai colori artici come il blu ghiaccio. La capsule verte sempre su macro volumi, dinamici e spesso a contrasto rispetto alle naturali porzioni del corpo. I materiali portanti sono l’organza, totalmente colorata a mano e oltre trecento metri di tulle ricamato con la tecnica del punto seta, con l’applicazione di perline o pietre dure in concordanza cromatica col tessuto di base. Ogni sezione di tulle è stata tagliata e composta per creare una suggestione evanescente e un’allusione visiva degradè. La collezione pertanto ricrea la suggestione mistica che si respira in un momento inusuale della natura, dove la commistione di elementi antitetici rende ciò che ci circonda inaspettato e infinitamente stupefacente.